mercoledì 28 maggio 2008

I graffi di Gomis illuminano l’amichevole della Francia

L’attaccante del Saint Etienne bagna alla grande il suo esordio in Nazionale, firmando la doppietta decisiva all’Ecuador e dando un segnale importante al ct Domenech in vista dei “tagli” di Mercoledì



La notte prima dei tagli da effettuare nella lista della Francia potrebbe portare una sorpresa molto importante: nella giornata di Mercoledì, infatti, Raymond Domenech dovrà snellire la lista dei 30 convocati per arrivare a quella definitiva dei 23, ma per il ct francese un dubbio ulteriore potrebbe essere sorto a guardare l’amichevole giocata contro l’Ecuador. Sembrava una partita poco indicativa per i Bleus fino all’ingresso in campo dell’esordiente Bafetimbi Gomis, attaccante classe ’85 proveniente da una ottima stagione al Saint Etienne e premiato con questa convocazione nella pre-lista francese: ebbene, la “Panthère verte” (soprannome che evidenzia i suoi movimenti da pantera) è entrata subito in partita, ha mostrato movimenti molto più interessanti di quelli lasciati vedere da Djibril Cissè nella prima frazione e ha messo anche una doppietta, con due gol davvero molto belli. I due graffi di Gomis finiranno per riempire i pensieri notturni di Raymond Domenech, il quale nei 7 tagli da approntare deve inserire anche un attaccante e fino a ieri il più probabile a lasciare il ritiro francese sembrava proprio essere Gomis: questo match potrebbe aver cambiato qualche equilibrio, perché la punta del Saint Etienne è apparsa in grandissima forma e potrebbe essere un jolly utilissimo da giocare nel corso degli Europei, mentre molto più appannato e spento è apparso Djibril Cissè, colui che adesso rischia di essere tagliato qualora fosse proprio Gomis ad entrare nella lista dei 23. E’ questo il tormentone di un’amichevole a ritmi blandi in cui la Francia ha lasciato ha riposo gran parte dei titolari (Makelele, Vieira, Ribery e Henry per fare soltanto qualche nome), mostrando però rimpiazzi di grandissimo livello come Nasri e Ben Arfa, altri due elementi in ballottaggio per entrare nella lista definitiva (con il marsigliese che sembra leggermente favorito), segno di una rosa amplissima e di una squadra che può davvero essere protagonista nella fase finale dei prossimi Europei. Da quando c’è Domenech, vedere giocare la Francia in amichevole è decisamente meno divertente rispetto a quello che succedeva con altri ct, perché i Bleus giocano in modo più lento preferendo non sprecare energie piuttosto che attuare un gioco spettacolare, ma questa squadra potrebbe essere decisamente pericolosa per tutte quando si troverà a fare sul serio, anche perché sulla carta il gruppo è più competitivo anche di quello che due anni fa arrivò a giocarsi la finale dei Mondiali, perdendola solo per quel rigore sbagliato da Trezeguet. Per l’Ecuador la partita era utile per preparare i prossimi match validi per la qualificazione ai Mondiali, ma la squadra di Sixto Visuete ha mostrato davvero poco ed è restata troppo timida all’interno del terreno di gioco dello Stade des Alpes di Grenoble.

La Francia scende in campo con un 4-4-2 che in avanti vede la coppia d’attacco Cissè-Anelka ed alle loro spalle i due giovani talentuosi Nasri e Ben Arfa a partire sulle fasce e a dare fantasia al gioco dei Bleus. C’è una novità tattica per l’Ecuador, che si presenta con un insolito 4-5-1 che finisce per essere eccessivamente difensivo, con Carlos Tenorio fin troppo isolato in avanti.

Come sempre successo nelle ultime amichevoli con in campo la Francia (e nel 95% delle amichevoli con le Nazionali), il ritmo è molto blando, con i Bleus che mostrano una netta superiorità a centrocampo e che palleggiano senza grande pressione. Alla squadra di Domenech, però, sembra mancare un regista vero e proprio, visto che Lassana Diarra è molto attivo ma sbaglia anche un gran numero di passaggi, così finisce per tentare varie volte il lancio lungo con Thuram per servire le due punte e i due esterni offensivi. Interessante il piazzamento di Samir Nasri sulla corsia di destra in un 4-4-2, visto che molto probabilmente sarà questo il ruolo che il 21enne dovrà occupare in quella che sarà con ogni probabilità la sua nuova squadra, ovvero l’Arsenal: il trequartista del Marsiglia, infatti, si troverà a sostituire Alexander Hleb nel gioco di Wenger e ha mostrato una buona attitudine nel partire dalla fascia per poi tagliare verso il centro e appoggiare le due punte da vicino, per poi finire quasi a giocare a tutto campo con una qualità che però è infinitamente superiore rispetto a quella del bielorusso dei Gunners.

La prima occasione del match parte proprio dai piedi di Nasri, che al 6’ minuto si rende protagonista di un’incursione personale ma che viene chiuso da Castro, il pallone termina sui piedi di Lassana Diarra che tenta la botta di sinistro ma la palla termina molto alta.

L’Ecuador gioca la partita con un baricentro troppo basso e vede raramente palla, con Carlos Tenorio che rimane isolatissimo in attacco, anche perché pure i due esterni di centrocampo Valencia e Ayovi appaiono decisamente spenti e fuori dal gioco.

Il più in palla nella prima frazione è Samir Nasri, che al 28’ scambia stretto con l’altro giovanissimo trequartista Ben Arfa e poi tenta la botta da lontano, con il pallone che però perde velocità nella sua traiettoria e finisce per essere bloccato facilmente dal portiere Elizaga.

Nel finale di gara il match si accende maggiormente: al 37’ Cortez in contropiede serve un pallone filtrante per Tenorio che approfitta di un’incertezza dei due centrali francesi per inserirsi in mezzo a Thuram ed Escudè, il difensore del Barcellona lo insegue ma non riesce a tenere il suo scatto così Tenorio può puntare Frey in uno contro uno, lo riesce a superare con una strana danza sul pallone ma a porta vuota calcia troppo debolmente con il sinistro e permette allo stesso Thuram di salvare sulla linea, sulla respinta lo stesso Tenorio cerca il tap-in ma ancora Thuram riesce a salvarsi, stavolta deviando di testa il pallone sul fondo. Grande brivido per la Francia, che dimostra qualche imperfezione in difesa, soprattutto quando non è protetta da un mediano instancabile come Makelele.

Un minuto dopo però è la Francia a rispondere: Ben Arfa si costruisce bene il cross da sinistra e mette dentro un pallone molto preciso, la difesa dell’Ecuador sbaglia la marcatura e Cissè può colpire di testa con grande libertà ma sbaglia tutto e permette al portiere Elizaga la facile parata. Questo errore potrebbe anche essere decisivo nella scelta che Domenech dovrà compiere sulla lista dei convocati.

Al 43’ una bella costruzione dell’azione permette a Nasri il cross dalla destra, Anelka stacca bene e molto alto ma colpisce troppo di striscio il pallone e lo manda largo.

Al 45’ minuto la difesa francese non convince nuovamente e un dialogo stretto e molto casuale permette a Castillo di inserirsi in area, ma il suo tiro va proprio addosso a Frey, il quale risponde con i piedi.

Dopo l’intervallo Domenech opera quattro sostituzioni, togliendo Frey, Escudè, Alou Diarra e Cissè per l’inserimento di Mandanda, Evra, Flamini e l’esordiente Gomis: l’unica vera novità tattica è lo spostamento di Abidal al centro della difesa, per lasciare spazio ad Evra sulla corsia mancina, un accorgimento tattico che Domenech potrebbe utilizzare anche nel corso degli Europei.

Subito si nota la voglia di fare e l’esplosività di Bafetimbi Gomis, in una Francia che gioca un calcio di livello più alto rispetto al primo tempo, con l’attaccante del Saint Etienne che regala ai Bleus una maggiore profondità e pericolosità: al 53’ dopo un’azione insistita e confusa Flamini tocca in verticale per Gomis, il quale ha lo spazio per colpire anche perché un difensore se lo perde e la sua conclusione potente ad incrociare termina larga di poco.

L’attaccante ha maggiore fortuna al 59’: Ben Arfa parte da destra e taglia sul mancino per appoggiare in avanti per Gomis, il quale lotta muscolarmente con un paio di difensori avversario, controlla il pallone all’indietro, se lo riporta in avanti e poi scarica una gran cannonata che trova la leggera deviazione di Castro e batte il portiere per la rete dell’1-0. Davvero un gran gol e una bella esecuzione di un attaccante che non per niente viene soprannominato la “Pantera verde” per questi suoi movimenti felini (il verde è riferito ai colori sociali del Saint Etienne).

La reazione dell’Ecuador è poca cosa e la Francia torna a rendersi pericolosa al 77’ con un break un po’ a sorpresa, che spezza il ritmo blando del match: Ben Arfa parte ancora da sinistra (come nell’azione del gol) ma stavolta fa tutto da solo accentrandosi orizzontalmente e saltando due uomini per poi calciare potente da fuori, Elizaga interviene male facendosi passare il pallone sotto lo stomaco, ma viene salvato da un rimbalzo a terra che manda il pallone alto e che gli evita una papera grossolana. Era stata però molto bella l’azione di Ben Arfa.

All’80’ minuto la difesa dell’Ecuador sbanda nuovamente e si fa trovare troppo aperta su un lancio lungo, Anelka riesce ad anticipare Castro di testa (con il difensore che compie un errore gravissimo) e va via da solo in posizione defilata per poi tentare il destro verso il primo palo, trovando però soltanto l’esterno della rete.

La superiorità della Francia viene quantificata all’85’ minuto: altra bella azione di Nasri che crea spazio per l’avanzata di Anelka, il quale sulla destra dell’area di rigore decide di fermarsi, portare il pallone sul sinistro e crossare morbido, trovando Gomis che s’inventa una mezza rovesciata potentissima e in bello stile che non dà alcuno scampo ad Elizaga e che vale la rete del 2-0. E’ un bel segnale per Domenech, con il centravanti del Saint Etienne che vuole entrare nella lista che parteciperà agli Europei e che a questo punto lo meriterebbe. Tra l’altro, Gomis è il primo debuttante a realizzare una doppietta con la maglia dei Bleus dopo Zinedine Zidane, un dettaglio non certo da poco per i francesi.

La Francia allora vince meritatamente per 2-0 e continuerà la preparazione per gli Europei restringendo la lista a 23 giocatori e giocando altre due amichevoli contro Paraguay e Colombia.


Francia-Ecuador 2-0

Francia (4-4-2): Frey (46’ Mandanda) – Sagnol (74’ Clerc), Thuram, Escudè (46’ Evra), Abidal – Nasri, Lassana Diarra, Alou Diarra (46’ Flamini), Ben Arfa (78’ Malouda) – Cissè (46’ Gomis), Anelka

In panchina: Landreau
Commissario tecnico: Raymond Domenech

Ecuador (4-5-1): Elizaga – De Jesus, Hurtado, Castro, Mina – Valencia, Cortez, Castillo, Quiroz (64’ Borja), Ayovi – Tenorio

In panchina: Achilier, Guagua, Saritama, Lara, Quinonez, Caicedo
Commissario tecnico: Sixto Visuete

Arbitro: Paul Allaerts (Belgio)

Gol: 59’ Gomis, 85’ Gomis
Ammoniti: Alou Diarra (F), Castro (E)

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