mercoledì 4 giugno 2008

La Francia riesce ad avere la meglio di una buona Colombia

La Colombia gioca una signora partita e permette a Domenech di raccogliere indicazioni significative, sia in positivo che in negativo



Tutto sommato, Raymond Domenech può essere soddisfatto del trittico di amichevoli che ha visto coinvolta la sua Francia, Nazionale che sembra arrivare agli Europei anche con maggiore prospettive rispetto al Mondiale di due anni fa: nel 2006, infatti, i Bleus non convincevano per nulla sul piano del gioco, come confermato anche nel girone iniziale dei Mondiali quando rischiarono l’eliminazione a favore della Corea del Sud ma poi trovarono l’orgoglio per riuscire a superare avversari molto forti (Spagna, Brasile e Portogallo) e arrivare a sfiorare la Coppa del Mondo. In questo biennio le cose sembrano migliori per gli uomini di Domenech, che riescono ad affrontare meglio le partite contro squadre che si chiudono molto, vero difetto della Francia di due anni fa. Anche la partita contro la Colombia dà delle buone indicazioni, nonostante la Francia non abbia ancora smaltito i carichi di lavoro svolti in ritiro (cosa abbastanza normale a 6 giorni dal match d’esordio), cosa che toglie lucidità e precisione in alcuni contesti della gara, con i francesi che infatti sono spesso mancati nella precisione dell’ultimo passaggio in zona gol. La Colombia di Jorge Luis Pinto è arrivata allo Stade de France per giocarsela e imporre il proprio gioco, mettendo quindi in seria difficoltà la Francia e testando la solidità della difesa di Domenech, che ha risposto comunque bene concedendo soltanto un paio di grandi occasioni agli avversari e sbrigando bene il proprio lavoro, con Lilian Thuram in particolare che sembra aver messo da parte una stagione decisamente in sordina con il Barcellona (in cui era apparso anche in pessime condizioni fisiche) per ritornare a livelli buoni con la maglia della Nazionale, permettendo ai Bleus di mantenere la porta imbattuta per la quarta partita consecutiva. Difesa promossa, quindi, nonostante la presenza di un disastroso Abidal sulla sinistra: a differenza del proprio capitano, il terzino sinistro sta confermando in pieno le prestazioni negative proposte nella Liga, proponendosi come anello debole della difesa, con Domenech che dovrebbe seriamente pensare ad imporre Evra come nuovo titolare. Buone indicazioni anche per il centrocampo, che senza Vieira perde qualcosa in fase di qualità, ma Toulalan sembra giocare con una determinazione che potrebbe anche permettere ai Bleus di non rimpiangere l’ex capitano dell’Arsenal. Nonostante la stanchezza mostrata nel secondo tempo, la Francia riesce a portare a casa una buona vittoria, con Domenech che ha impostato questa amichevole in modo abbastanza preciso, proponendo la formazione titolare (con Benzema preferito ad Anelka, scelta che potrebbe essere ripetuta anche nel corso degli Europei) e optando per tre soli cambi, testando quindi la propria squadra sui ritmi di una partita vera, come quelli che dovrà affrontare in Austria e Svizzera.

Dopo aver provato il 4-2-2-2 contro il Paraguay, Raymond Domenech schiera la Francia nuovamente con il 4-3-1-2, modulo con cui i Bleus hanno affrontato le qualificazioni agli Europei, con Ribery a giostrare alla spalle delle due punte, con la libertà di muoversi a tutto campo. Modulo speculare anche per la Colombia, che piazza Hernandez alle spalle delle due punte Falcao e Perea.

La partenza della Francia è buona, con il centrocampo che riesce a consegnare una buona quantità di palloni che il trio offensivo Ribery-Henry-Benzema prova a sfruttare con una serie di rapide combinazioni strette: i tre riescono a creare anche azioni abbastanza spettacolari, ma in alcuni casi mancano di precisione nell’ultimo passaggio perché non hanno ancora la lucidità giusta, dopo queste settimane di preparazione agli Europei. Secondo i piani di Domenech, la Francia dovrebbe ritrovare la giusta brillantezza a partire dal match contro la Romania.

Proprio da una combinazione elegante nasce la prima occasione del match, al 6’ minuto: un bello scambio stretto tra Ribery e Henry libera spazio per avanzare alla punta del Barcellona, che poi tenta un tiro a giro da fuori area con la palla che termina larga. Dopo una prestazione molto preoccupante contro il Paraguay, Thierry Henry (alla centesima presenza in Nazionale) appare decisamente più nel vivo del gioco in questa amichevole contro la Colombia, non mostrandosi ad altissimi livelli ma regalando comunque una prestazione più confortante.

Meno confortante è Eric Abidal che al 9’ minuto buca malamente sulla trequarti su una verticalizzazione di Bustos per Escobar, il quale ha tutto lo spazio per correre puntando l’area per poi cercare una conclusione bassa e angolata una volta trovatosi a tu per tu con il portiere, ma il suo tiro va a colpire la base interna del palo e la difesa della Francia si salva con tanta fortuna. Molto bravo Escobar nel non permettere a Gallas e Thuram di recuperare in tempo, ma davvero imbarazzante l’errore di Abidal: il vero mistero delle convocazioni di Domenech è quello di aver dato fiducia a questo terzino, nonostante provenga da una stagione terribile, lasciando a casa Gael Clichy, il quale dava sicuramente più sicurezza.

Quando il centrocampo non riesce a far scorrere il pallone per le punte, la Francia si affida ai lanci di Thuram che al 12’ pesca sulla trequarti Henry, il quale controlla elegantemente di petto e tocca subito per Malouda che tenta la botta al limite dell’area ma manda largo.

La Colombia però non sta guardare e col passare dei minuti cresce fino a diventare assoluta padrona del campo, costringendo la Francia a rintanarsi indietro e a difendersi sulle incursioni avversarie. La squadra di Jorge Luis Pinto gioca una decina di minuti di altissima qualità, mostrando un’ottima impostazione tattica e mantenendo i ritmi alti, con alcune individualità che spiccano su tutte, come quella del trequartista Giovanni Hernandez o quella del mediano Josè Amaya, entrambi giocatori non più giovanissimi visto che vanno rispettivamente per i 32 e 28 anni. Nonostante tutta questa pressione, però, la Colombia non riesce a rendersi pericolosa negli ultimi metri, soprattutto perché manca di incisività nella prima punta: Radamel Falcao è troppo leggero sul piano del gioco per impensierire due difensori come Thuram e Gallas e, nonostante in Argentina (lui che gioca nel River Plate) venga soprannominato “El Tigre”, non riesce mai a graffiare e dare un apporto decente alla propria squadra.

La Francia resiste al momento di difficoltà e al 25’ riesce a sfruttare bene una rimessa laterale in zona offensiva, con un velo di Ribery che libera lo spazio per il cross dell’eccellente Toulalan: in area di rigore, Henry viene nettamente trattenuto dal pessimo Cristian Zapata e l’arbitro Dean non può che fischiare il calcio di rigore. Davvero insensato, però, l’erroraccio del difensore dell’Udinese, uno che in Italia viene dipinto come un fenomeno ma che in questa amichevole è stato davvero terrificante. Dal dischetto va Ribery che calcia perfettamente, battendo un Julio Castro che si aspettava una conclusione centrale e che era rimasto fermo, non potendo nulla sulla conclusione di Ribery che vale l’1-0.

Dopo il gol la Francia riprende il possesso del centrocampo, dapprima manovrando lentamente per abbassare i ritmi e allontanare definitivamente il momento di difficoltà a cui l’aveva costretta un’ottima Colombia, per poi infiammare di nuovo la partita negli ultimi 10 minuti, quando il trio offensivo si accende con grande continuità e crea diverse belle combinazioni: con Henry più in palla, sono davvero ottime le prestazioni degli altri due elementi offensivi, con Ribery che crea qualcosa di buono ogni volta che tocca palla e riesce ad accelerare l’azione francese dal nulla, mentre Benzema è un partner perfetto nella costruzione dell’azione e nella progressione in velocità, ma manca ancora di lucidità negli ultimi metri per poter tenere fede alla sua fama di grande realizzazione. Anche qui, però, entra la scusante della poca lucidità della squadra francese.

Al 35’ Malouda va alla conclusione da fuori quasi da fermo e riesce a trovare un tiro pericoloso ma centrale, con il portiere Julio Castro che riesce a respingere di pugno.

Dopo due minuti, un’altra sponda buona di Henry crea un break centrale: Benzema tenta il sinistro dal limite dell’area ma spara troppo centralmente, Julio Castro va malissimo sul pallone e manca goffamente la presa, sulla respinta centrale e corta però Walter Moreno riesce ad anticipare in tempo Henry, il quale già pregustava il tap-in vincente.

In zona offensiva, però, la Francia riesce sempre a rendersi pericolosa: al 41’ altra grande azione dei Bleus con Benzema che sulla trequarti controlla e poi deliziosamente lascia scorrere per Ribery, in quale si inserisce in avanti e poi tocca sulla propria sinistra per Benzema, che scarica una botta potentissima con il sinistro mandando il pallone fuori di pochissimo, con Julio Castro che avrebbe potuto poco per bloccare questa conclusione. Proprio per la capacità di accelerare in questo modo, Benzema sembra essersi guadagnato il posto da titolare a discapito di Anelka.

Al 43’ la Francia guadagna punizione dal limite, Henry cerca il palo del portiere ma Julio Castro è bravo a deviare in corner un pallone che era diretto sotto l’incrocio dei pali.

Come spesso accade in queste amichevoli, la ripresa è di gran lunga molto meno interessante, con il gioco che diventa decisamente più lento e macchinoso (la Francia accusa la stanchezza mentre la Colombia fatica a ritrovare la brillantezza del primo tempo) e le due squadre che sono più imprecise nel tocco e non riescono più a proporre grande qualità di gioco.

Le due squadre, però, riescono comunque a creare qualche buona occasione da rete: al 50’ Perea prova la partenza in contropiede, Thuram riesce a resistere in velocità e lo chiude bene, ma il pallone finisce sui piedi dell’ottimo Hernandez che cerca il sinistro dal limite dell’area, con il pallone che termina alto di poco.

Al 58’ un clamoroso errore di Sanchez in un palleggio difensivo libera un’autostrada per Benzema, il quale strappa il pallone all’avversario e può andare via da solo a puntare la porta, ma l’attaccante del Lione commette l’unico vero errore della propria partita calciando proprio addosso a Julio Castro e sciupando una grande occasione da gol, soprattutto considerando che lui solitamente è molto freddo nello sfruttare questo tipo di chance.

Al 65’ Domenech decide di provare anche un modulo più difensivo, togliendo dal campo proprio Benzema per inserire Lassana Diarra e passare ad un 4-4-1-1 in cui il centrocampista del Portsmouth si piazza in mediana, con Toulalan spostato sulla destra e Henry a fare l’unica punta.

Al 70’ la Francia si propone con un possesso palla lunghissimo e lento, ma Henry riesce ad accelerarlo proteggendo benissimo palla e allargando sulla destra per Toulalan, il quale crossa subito basso verso il centro dell’area, Ribery arriva in scivolata e devia il pallone ma il portiere Julio Castro riesce a salvarsi grazie ad un riflesso.

L’ultima occasione del match lo crea la Colombia al 75’ con una buona manovra che libera Polo al limite dell’area: il centravanti (subentrato a Falcao nella ripresa) lascia partire un gran sinistro rasoterra che termina largo davvero di pochissimo dopo che Coupet l’aveva deviato in tuffo.

Finisce allora con una vittoria l’ultima amichevole della Francia in vista degli Europei, con Domenech che può trarre sicuramente ottime indicazioni in vista dell’esordio contro la Romania il 9 Giugno, anche perché i Bleus miglioreranno sicuramente sul piano della condizione in questi 6 giorni e potranno presentarsi più brillanti all’appuntamento con gli Europei, per guadagnare soprattutto incisività negli ultimi metri.


Francia-Colombia 1-0

Francia (4-3-1-2): Coupet – Sagnol, Thuram, Gallas, Abidal – Toulalan, Makelele, Malouda – Ribery (76’ Nasri) – Henry (76’ Anelka) Benzema (65’ Diarra)

In panchina: Frey, Mandanda, Boumsong, Clerc, Squillaci, Evra, Flamini, Govou, Gomis
Commissario tecnico: Raymond Domenech

Colombia (4-3-1-2): Julio Castro – Bustos, Cristian Zapata, Walter Moreno, Armeno (58’ Gonzalez) – Escobar (81’ Guarin), Amaya, Sanchez (81’ Motta) – Hernandez (65’ Macnelly Torres) – Falcao (58’ Polo), Perea (89’ Valencia)

In panchina: Robinson Zapata, Vallejo, Soto, Anchico, Grisales, Dayro Moreno
Commissario tecnico: Jorge Luis Pinto

Arbitro: Mike Dean (Inghilterra)

Gol: 25’ rigore Ribery
Ammoniti: Henry (F), Hernandez (C)

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