giovedì 5 giugno 2008

Le possibili formazioni titolari delle quattro Nazionali del girone C

Proviamo a leggere i possibili schieramenti e le eventuali tattiche di Olanda, Italia, Romania e Francia



OLANDA:

Schema tattico: Dopo aver sempre proposto la propria squadra con il 4-3-3, negli ultimi mesi Van Basten s’è trovato costretto a cambiare modulo ad un 4-2-3-1 per la presenza di un attaccante più statico come Van Nisterlooy e, soprattutto, per le continue assenza di Van Persie, che hanno tolto agli Orange una punta esterna di livello.

Difesa: E’ il settore che preoccupa di più i tifosi olandesi, visto che non ci sono elementi di grande qualità, se non il jolly John Heitinga che infatti ha firmato un contratto con l’Atletico Madrid per la prossima stagione: il 24enne giocherà principalmente al centro della difesa, al fianco di uno degli intoccabili di questo biennio, ovvero Joris Mathijsen. Andrè Ooijer farà l’esterno bloccato sulla fascia destra, con Melchiot e Boulahrouz come possibili alternative, mentre sulla sinistra nelle qualificazioni il titolare è stato Bouma, ma il difensore dell’Aston Villa difficilmente terrà il posto anche per questi Europei perché con ogni probabilità verrà arretrato in difesa Giovanni Van Bronckhorst per l’esplosione a centrocampo di Orlando Engelaar. Un'altra alternativa sulla corsia mancina è Tim De Cler, ma sembra partire in netto svantaggio rispetto agli altri due compagni di squadra. In porta è certo del posto da titolare Edwin Van der Sar, anche perché è l’unico estremo difensore olandese che può dare una certa sicurezza.

Centrocampo: Ci ha pensato tardi ad imporsi ad alti livelli ma la grande stagione del quasi 29enne Orlando Engelaar non poteva lasciare indifferenti tutto e ha imposto il mediano del Twente come possibile sorpresa dell’Olanda, anche per l’11 titolare: il possente centrocampista, infatti, sembra assicurare più garanzie e più qualità di Giovanni Van Bronckhorst, che così finirà a fare il terzino sinistro, come successo anche nelle tre amichevoli in preparazione degli Europei. Per il resto, nonostante la quantità di scelta sia ampia e varia, Marco Van Basten sembra avere le idee chiare sulla formazione da proporre, visto che nelle ultime due amichevoli ha proposto lo stesso undici titolare, con Demy De Zeeuw a fare legna e filtro in mediana, con il 24enne dell’AZ che ormai è stato preferito definitivamente a Nigel De Jong. Rispetto al vecchio 4-3-3, Van der Vaart può partire diversi metri più avanti e ha maggiore libertà di azione per esprimere tutto il suo estro, facendo di fatto il trequartista alle spalle dell’unica punta. Una possibile variante da innestare un po’ in tutte le zone del campo soprattutto a partita in corsa è quella rappresentata da Ibrahim Afellay.

Attacco: Il resto dell’Olanda sarà tutto di marca Real Madrid, visto che l’unica punta è Van Nisterlooy, il quale con questo modulo potrebbe garantire un rendimento maggiore rispetto a quello fornito con il vecchio 4-3-3 ma che è stato infortunato per quasi tutta la seconda metà di stagione e le sue condizioni reali saranno da verificare. Ad appoggiarlo sulle due corsie (alternandosi da destra a sinistra senza lasciare mai punti di riferimento) saranno due suoi compagni di club come Wesley Sneijder e Arjen Robben. Prima alternativa per il ruolo di centravanti è Jan Vennegoor Of Hesselink e non più Dirk Kuyt, che nel match decisivo ai Mondiali del 2006 (la sconfitta agli ottavi contro il Portogallo) fu proprio schierato come punta centrale ma che in questi ultimi due anni è stato ricostruito da Benitez come ala tattica e infaticabile, utile anche per l’Olanda in alcuni match in cui servirà maggiore equilibrio.

Ecco allora il probabile undici titolare dell’Olanda:

(4-2-3-1)
Van der Sar;
Ooijer, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst;
De Zeeuw, Engelaar;
Sneijder, Van der Vaart; Robben;
Van Nisterlooy

Possibile alternativa tattica: Nel girone di qualificazione, però, l’elemento chiave dell’Olanda è stato Robin Van Persie, giocatore che però è perennemente infortunato e solo per questo motivo non può essere considerato un titolare fisso nella sua Nazionale. La presenza dell’attaccante dell’Arsenal, però, rivoluzionerebbe un po’ l’assetto tattico dell’Olanda, che passerebbe così nuovamente al 4-3-3 con Van Persie a fare la punta esterna (partendo principalmente da destra) e Van der Vaart ad arretrare nuovamente in mediana. Questo sarebbe quindi l’eventuale schieramento:

(4-3-3)
Van der Sar;
Ooijer, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst;
Van der Vaart, De Zeeuw, Engelaar;
Van Persie, Van Nisterlooy, Robben


ITALIA:

Schema tattico: A differenza di tutte le altre Nazionali, l’Italia ha giocato soltanto un’amichevole, ma nonostante ciò è già abbastanza definito l’assetto tattico scelto da Roberto Donadoni, ovvero un 4-3-2-1 con i due esterni alle spalle della prima punta che dovranno giocare molto larghi per poi tagliare verso il centro.

Difesa: Archiviando subito il discorso del portiere titolare, visto che non esiste nemmeno mezzo dubbio sulla presenza tra i pali di Buffon, la terza linea a 4 ha dovuto subire la pesante assenza di Fabio Cannavaro, assenza che toglie al reparto l’elemento più solido e più esperto e che lascia aperta una discreta crepa, soprattutto perché a comandare il reparto dovrebbe essere Marco Materazzi, il quale non sempre più ripetere le prestazioni fornite nel Mondiale di due anni fa. Al suo fianco il titolare sarà Andrea Barzagli, ma qualora il neoacquisto del Wolfsburg non dovesse convincere ci sono diverse soluzioni alternative, dal “colpevole” Chiellini (colui che è stato sfortunato co-protagonista dell’infortunio di Cannavaro) a Christian Panucci, il quale però partirà come titolare nella corsia di destra. Può giocare su entrambe le fasce Gianluca Zambrotta, mentre sulla sinistra può inserirsi Fabio Grosso, che però partirà inizialmente dalla panchina.

Centrocampo: Nell’ultima amichevole contro il Belgio è stato Aquilani il titolare a centrocampo, ma di fatto il trio dei mediani sembra ben definito e il 23enne centrocampista della Roma dovrà accontentarsi di essere la prima alternativa, davanti anche a Simone Perrotta che è considerato un po’ troppo offensivo da Donadoni rispetto alle mansioni che dovranno avere i centrocampisti. Al fianco del playmaker Pirlo, infatti, i due interni Gattuso e De Rossi avranno il compito di spalleggiare il regista del Milan e di garantire polmoni e equilibrio al gioco della squadra, con De Rossi che può sfruttare anche le buoni doti in inserimento. Può diventare molto utile soprattutto a partita in corso Massimo Ambrosini, elemento sempre molto pericoloso sul gioco aereo.

Attacco: In questa fase finale, qualche dilemma potrebbe lasciarlo questo particolare assetto offensivo voluto da Donadoni, che opta per due esterni alle spalle dell’unica punta. La boa centrale sarà indiscutibilmente Luca Toni, probabilmente il calciatore italiano più in forma per quello che ha mostrato in questa stagione con la maglia del Bayern Monaco. Possibile alternativa è Marco Borriello, ma viene difficile pensare un suo utilizzo se non a partita in corso. Diverso il ruolo dei due esterni: ha più compito da “guastatore” Antonio Di Natale sulla sinistra, mentre è più tattico (un po’ alla Kuyt nel Liverpool) il compito di Camoranesi. Alternativa importante potrà essere quella di Quagliarella, imprevedibile (nel bene e nel male) quella di Cassano, mentre è di difficile lettura l’utilizzo di Del Piero in questo modulo, visto che l’attaccante della Juventus non ha mai gradito in carriera l’utilizzo sugli esterni e sembra troppo leggero per poter fare l’unica punta: il 33enne potrebbe invece essere una carta da giocare in caso di cambio di modulo per un 4-4-2.

Ecco allora il probabile undici titolare dell’Italia:

(4-3-2-1)
Buffon;
Panucci, Barzagli, Materazzi, Zambrotta;
Gattuso, Pirlo, De Rossi;
Camoranesi, Di Natale;
Toni


ROMANIA:

Schema tattico: Piturca vuole una squadra molto equilibrata che conceda poco alle avversarie e opta per un 4-3-1-2 con una mediana formata quasi unicamente da giocatori di quantità, in cui però potrebbe puntare molto sulla capacità di Nicolita negli inserimenti offensivi.

Difesa: Sulla carta non garantisce grande affidabilità ma Lobont in Nazionale è il titolare fisso ed è coperto da una difesa a quattro che conta su due centrali fisici come Goian e Tamas (con Radu che può inserirsi come prima alternativa sul centro-sinistra), su un terzino molto esperto sulla destra come Contra e su un esterno molto dinamico sulla sinistra come Rat. In alternativa, possono essere schierati in terza linea due difensori che Piturca ha avanzato stabilmente in mediana come Chivu e Radoi, mentre sulla destra la possibile scelta ha sorpresa potrebbe essere quella del 24enne Sapunaru.

Centrocampo: Tutta la fase offensiva cadrà sulle spalle di Razvan Cocis, che si piazzerà in posizione di trequartista e dovrà garantire alle due punte palloni importanti per accendere azioni pericolose. Visto che la Romania è stata inserita in un gruppo durissimo, non è certo improbabile che Piturca punti su due difensori a fare filtro in mediana, affiancando a Chivu (ormai titolare fisso in Nazionale in questo ruolo) anche Radoi, con Florentin Petre e il più offensivo Nicolita a giocarsi l’ultimo posto a centrocampo. Ci sarà solo panchina per Nicolae Dica l’elemento di maggiore qualità della Romania che però non riesce a trovare spazio in questo modulo voluto da Piturca e che rischia di guardare gli Europei come spettatore di lusso.

Attacco: Sembrano fatti i giochi in attacco, dove Piturca lascerà in panchina i due Niculae (Daniel e Marius, rispettivamente attaccanti di Auxerre e Inverness) per lasciare spazio a Mutu e Marica: quest’ultimo è il principale punto interrogativo in questa formazione visto che sembra far sempre bene in Nazionale ma che nei club fatica molto a trovare spazio, compresa l’ultima stagione allo Stoccarda dove è finito a far panchina alle spalle di Gomez e Cacau.

Ecco allora il probabile undici titolare della Romania:

(4-3-1-2)
Lobont;
Contra, Goian, Tamas, Rat;
Radoi, Chivu, Nicolita;
Cocis;
Marica, Mutu


FRANCIA:

Schema tattico: Oltre ad essere il girone di ferro, il Gruppo C è anche quello dei moduli tattici “spuri”, visto che anche la Francia di Raymond Domenech si schiera con uno schema poco stabile e molto dinamico, in questo caso un 4-3-1-2 molto dipendente dalle accelerazioni di Frank Ribery.

Difesa: L’esclusione a sorpresa di Landreau non cambia molto la sostanza, visto che Frey e Mandanda saranno le riserve del portiere titolare Gregory Coupet, alla grande occasione della sua carriera in Nazionale visto che finora era sempre stato chiuso da Barthez, anche quando il portiere del Lione (ma che quest’estate si svincolerà dal club campione di Francia) avrebbe meritato il posto da titolare più del compagno (vedi Germania 2006). Domenech si affida alla stessa linea difensiva titolare due anni fa ai Mondiali, nonostante in questa stagione Abidal abbia giocato in modo disastroso, al contrario di Evra che ha anche alzato la Champions League. Sulla destra sempre confermato Sagnol, che avrà anche grandi compiti di spinta visto che sulla sua corsia la Francia non ha un vero esterno puro, mentre i due centrali sono gli esperti Thuram e Gallas.

Centrocampo: Il problema muscolare che mette in serio dubbio la presenza di Vieira agli Europei potrebbe togliere alla Francia un elemento molto carismatico, ma il suo possibile sostituto Toulalan sembra in buona forma e ha convinto tutti nelle ultime amichevoli, garantendo comunque un rimpiazzo di assoluto livello: il mediano del Lione farà l’interno destro di un centrocampo a tre che vede Makelele come fulcro centrale e Malouda come interno sinistro, con il giocatore del Chelsea che dei tre è quello con maggiori compiti propositivi e di inserimento offensivo. Prima alternativa a questo terzetto è Lassana Diarra, uno dei pupilli del ct francese. Libero di svariare per il campo e di proporsi a piacimento per le sue devastanti accelerazioni sarà Frank Ribery, il vero uomo chiave di questa Nazionale, un elemento capace di creare un’azione pericolosa dal nulla e di aumentare notevolmente il tasso tecnico del gioco francese. Non male neppure la sua prima alternativa Samir Nasri, giocatore meno devastante sul piano fisico ma decisamente brillante su quello tecnico.

Attacco: Domenech punta tutto sulla voglia di riscatto di Thierry Henry, reduce da una brutta stagione al Barcellona ma sempre giocatore di grande classe, che sarà il titolare fisso nell’attacco francese. Al suo fianco, il posto da titolare se lo giocano Benzema e Anelka: il favorito sembrava essere il giocatore del Chelsea, ma lo sviluppo di gioco francese rende più efficace l’innesto di Karim Benzema, molto bravo nelle combinazioni strette e fulmineo in progressione. Attaccante più lineare e meno imprevedibile è Sidney Govou, mentre la sorpresa da lanciare a partita in corso è Bafetimbi Gomis, il quale porta in dote anche un grandissimo entusiasmo che può sempre essere utile in partite abbastanza bloccate.

Ecco allora il probabile undici titolare della Francia:

(4-3-1-2)
Coupet;
Sagnol, Thuram, Gallas, Abidal;
Toulalan, Makelele, Malouda;
Ribery;
Henry, Benzema

Possibile alternativa tattica: La Francia può cambiare modulo a partita in corso pur senza cambiare nessun uomo in campo, per disporsi con un 4-2-2-2 che vedrebbe Toulalan (o Vieira) e Makelele ad interessarsi soltanto alla fase difensiva e Malouda e Ribery ad affiancare Benzema e Henry in un reparto offensivo molto mobile e capace di non lasciare punti di riferimento alle difese avversarie. Questo sarebbe quindi l’eventuale schieramento:

(4-2-2-2)
Coupet;
Sagnol, Thuram, Gallas, Abidal;
Toulalan, Makelele;
Ribery, Malouda;
Benzema, Henry

Nessun commento: