mercoledì 4 giugno 2008

Le possibili formazioni titolari delle quattro Nazionali del girone B

Proviamo a leggere i possibili schieramenti e le eventuali tattiche di Austria, Croazia, Germania e Polonia



AUSTRIA:

Schema tattico: Josef Hickersberger si affida ad un 3-5-2 che prevede due esterni in grado di poter svolgere bene entrambe le fasi di gioco, soprattutto grazie ad una buona tenuta fisica.

Difesa: La formazione titolare dell’Austria sembra essere al momento di difficile lettura, tranne per quello che riguarda il trio difensivo, dove Pogatetz, Stranzl e il giovane Prodl (prossimo acquisto del Werder Brema) sono in netto vantaggio. La prima alternativa al trio titolare è l’austro-ungherese Gyorgy Garics, mentre potrebbe essere utile sulle palle alte (anche in fase offensiva) il gigante Patocka. Qualche piccolo dubbio in più lo si ha in porta, dove il titolare Payer è out per problemi fisici e dovrebbe essere sostituito da Jurgen Macho, il quale sembra essere preferito ad Alexander Manninger.

Centrocampo: Hickersberger s’è portato giocatori dal tipo di gioco abbastanza eterogeneo, in modo da garantirsi diverse alternative a seconda del tipo di partita da impostare o anche per cambiare tattica all’intero di uno stesso match. Sulle due corsie devono giocare due stantuffi in grado di ricoprire tutto il campo e dare equilibrio alla squadra e sulla destra il titolare sarà l’instancabile Standfest, con il più uguale e più difensivo Gercaliu come riserva. Diversa la situazione sulla corsia di sinistra, dove giostrano due elementi più offensivi, come soprattutto Umit Korkmaz, vero esterno d’attacco utile in match da giocare in modo particolarmente offensivo, mentre il titolare Fuchs è un fluidificante più adatto al modulo 3-5-2. Davanti alla difesa giostrerà Jurgen Samuel, mentre al suo fianco giocherà un altro giocatore di grande dinamismo e bravo negli inserimenti offensivi come Aufhauser (con il generoso ma più difensivo Leitgeb come prima riserva) e un elemento che dovrà dare qualità e imprevedibilità al gioco come Ivanschitz, con Ivica Vastic da inserire a partita in corso.

Attacco: Il punto di riferimento offensivo è Roland Linz, considerando come il bomber principale della Nazionale austriaca e titolare fisso anche in questi Europei. Al suo fianco, sono tre gli attaccanti che si contendono un posto da titolare e Hickersberger potrebbe optare per l’entusiasmo del più giovane dei tre, ovvero Erwin Hoffer che tra l’altro è reduce da un grande girone di ritorno con la maglia del Rapid Vienna e il ct austriaco potrebbe sperare in un prolungamento di questa inerzia positiva. Possono sperare in un posto da titolare anche Roman Kienast, che però nel 2007 ha giocando soltanto nella seconda divisione norvegese (in Norvegia la stagione segue l’andamento dell’anno solare, al contrario di gran parte delle altre Nazioni europee), mentre c’è qualche chance anche per Martin Harnik, punta capace di adattarsi anche a centrocampo.

Ecco allora il probabile undici titolare dell’Austria:

(3-5-2)
Macho;
Pogatetz, Stranzl, Prodl;
Standfest, Aufhauser, Samuel, Ivanschitz, Fuchs;
Linz, Hoffer


CROAZIA:

Schema tattico: Il bravissimo Slaven Bilic ha già le idee abbastanza chiare e schiererà la propria formazione con un 4-4-2 molto equilibrato ma che permette agli elementi qualitativi di potersi esprimere con una discreta libertà.

Difesa: Bilic ha abbastanza chiara anche la formazione titolare, con Pletikosa che difenderà i pali e che verrà come sempre preferito a Runje e Galinovic. La linea difensiva punta su due centrali esperti ma non sempre affidabili come Robert Kovac e Josip Simunic, mentre sulla destra giocherà un centrale “riadattato” come Corluka (schierato quasi sempre in questa posizione da Eriksson nel Manchester City), così come riadattato è l’altro terzino, ovvero Danijel Pranjic che in realtà è un centrocampista che Bilic vuole sfruttare come terzino per spingere maggiormente sulla corsia mancina e sfruttare la falcata del giocatore dell’Heerenveen sugli spazi aperti dai tagli centrali di Niko Kranjcar. Prima riserva è Dario Simic, che può giocare in tutti i ruoli difensivi e in questo modo potrà ritagliarsi un discreto spazio.

Centrocampo: Ben definita è anche la situazione a centrocampo, dove Srna e Kranjcar partiranno sulle due corsie ma avranno libertà di accentrarsi, mentre Niko Kovac e Luka Modric saranno i due interni, con quest’ultimo in particolare osservato speciale dopo la grande stagione giocata con la Dinamo Zagabria e il trasferimento al Tottenham per oltre 16 milioni di pounds. Possibile alternativa come interno di centrocampo è Vukojevic, mentre in fase offensiva potrebbe essere molto importante anche l’apporto di Ivan Rakitic.

Attacco: Il terribile infortunio dei Eduardo al St. Andrews di Birmingham ha tolto importante qualità all’attacco della Croazia e Slaven Bilic sostituirà l’attaccante dell’Arsenal con Ivica Olic, elemento di grande esperienza per aver già giocato due Mondiali e un Europeo. Alle sue spalle giocherà Petric, il migliore nella stagione del Borussia Dortmund. Spazio importante troverà sicuramente Ivan Klasnic, per cui questo Europeo sarà davvero speciale dopo essersi sottoposto ad un doppio trapianto di reni.

Ecco allora il probabile undici titolare della Croazia:

(4-4-2)
Pletikosa;
Corluka, Robert Kovac, Simunic, Pranjic;
Srna, Niko Kovac, Modric, Kranjcar;
Petric, Olic

Possibile alternativa tattica: Qualora il rendimento di Olic e Klasnic non dovesse essere soddisfacente, Bilic potrebbe liberare completamente l’estro dei giocatori più talentuosi, affidandosi ad un 4-2-3-1 che vedrebbe Rakitic, Modric e Kranjcar alle spalle dell’unica punta Petric. Per dare più equilibrio e solidità alla squadra, in mediana verrebbe inserito Ognjen Vukojevic. Questo sarebbe quindi l’eventuale schieramento:

(4-2-3-1)
Pletikosa;
Corluka, Robert Kovac, Simunic, Pranjic;
Niko Kovac, Vukojevic;
Rakitic, Modric, Kranjcar;
Petric


GERMANIA:

Schema tattico: Joachim Low opta sempre per un 4-4-2 di impostazione abbastanza offensiva, con la Germania che proverà sempre ad imporre il proprio gioco.

Difesa: Nonostante una stagione in panchina all’Arsenal (anche per un’opinabile scelta di Wenger che gli preferiva Almunia), Jens Lehmann è il portiere più affidabile della Mannschaft, soprattutto dopo la pessima stagione di Timo Hildebrand al Valencia. davanti al 38enne giostra una difesa a 4 con due terzini di costante spinta come Lahm (che gioca sulla destra dove può sfruttare il piede migliore, cosa che non gli accadeva sulla sinistra da dove rientrava sempre sul destro e diventava più prevedibile) e Jansen, entrambi freschi campioni di Germania con il Bayern Monaco. Da non dimenticare il possibile innesto di Fritz sulla destra. Non ci sono grandi alternative al centro della difesa e nonostante qualche buco di troppo in amichevole sarà Metzelder ad affiancare Mertesacker, con Arne Friedrich come possibile alternativa.

Centrocampo: L’unico elemento di vocazione difensiva a centrocampo è Frings, mentre gli altri tre giocatori della seconda linea hanno compiti di impostazione e di spinta, a cominciare da Michael Ballack che dovrà diventare l’uomo ovunque della Germania e può farlo bene, anche perché è reduce da una seconda metà di stagione molto confortante con la maglia del Chelsea sul piano delle prestazioni. Sulle due fasce giocano il terzino offensivo Fritz e Bastian Schweinsteiger ma, come già successo ai Mondiali, può sempre risultare utile la velocità di Odonkor a partita iniziata, così come il mancino potentissimo di Hitzlsperger.

Attacco: Elemento cardine della prima linea tedesca è Miroslav Klose, uno che non sbaglia mai le grande competizioni per Nazionali e che rappresenta l’elemento più pericoloso nell’attacco tedesco. Al suo fianco giocherà un suo compagno di squadra al Bayern Monaco, ovvero Lukas Podolski che può contare sulla fiducia di Low nonostante non sia titolare nel proprio club. L’ex Colonia sarà preferito al bomber dello Stoccarda Mario Gomez, il quale però rappresenta la prima alternativa. Attenzione, però, al solito vecchio rapace di area di rigore Oliver Neuville, che come allo scorso Mondiale potrebbe essere importantissimo nei minuti finali di match bloccati sul pareggio (come successo contro la Polonia due anni fa).

Ecco allora il probabile undici titolare della Germania:

(4-4-2)
Lehmann;
Lahm, Mertesacker, Metzelder, Jansen;
Fritz, Ballack, Frings, Schweinsteiger;
Klose, Podolski

Possibile alternativa tattica: La Germania potrebbe addirittura accentuare la propria spinta offensiva in partite contro squadre che si difendono molto o in finali di gara da sbloccare e Low ha già pronta l’alternativa tattica, come già mostrato nel finale di gara dell’amichevole contro la Serbia: con Fritz arretrato nella linea dei terzini, Schweinsteiger viene spostato sulla corsia destra e a giocare sulla sinistra è Lukas Podolski, che così lascia spazio a Mario Gomez in attacco e consente alla Germania di avere due punte molto efficaci sul gioco aereo e molto pericolose sottoporta. Di certo, con questo modulo lo spettacolo è garantito sia in fase offensiva che in quella difensiva, perché sarà difficile coprire eventuali contropiedi. Questo sarebbe quindi l’eventuale schieramento:

(4-4-2)
Lehmann;
Fritz, Mertesacker, Metzelder, Jansen (Lahm);
Schweinsteiger, Ballack, Frings, Podolski;
Klose, Gomez


POLONIA:

Schema tattico: Leo Beenhakker si affida al classico 4-4-2 che punta soprattutto sulla qualità delle due punte ma che forse è un po’ troppo bloccato a centrocampo, a parte Krzynowek sulla sinistra

Difesa: Beenhakker ha provato diverse soluzioni in difesa ma ha trovato stabilità con una linea difensiva su cui però non può puntare per questi Europei, visto l’infortunio del terzino sinistro Bronowicki. Per sostituirlo, Beenhakker ha riportato in difesa un Wawrzyniak che ormai giocava stabilmente in mediana, ma per il giocatore del Legia Varsavia questo è un ritorno alle origini che dovrebbe garantire una discreta affidabilità all’assetto polacco. Sulla destra gioca invece Wasilewski, mentre al centro della difesa Bak dovrebbe essere affiancato da Michal Zewlakow, che ormai dovrebbe aver superato Jop nelle gerarchie di Beenhakker. Buona la qualità dei due portieri, visto che oltre al titolare Boruc ci sono Fabianski e Kuszczak, ovvero i portieri di riserva di Arsenal e Manchester United.

Centrocampo: Nella mediana polacca, Lewandowski e Dudka avranno il compito di fare legna e fare filtro, mentre l’elemento di maggiore qualità e proiezione offensiva è Jacek Krzynowek, che parte sulla sinistra per accentrarsi e provare le conclusioni potenti con il mancino. Beenhakker si aspetta grande continuità nel corso dei 90 minuti da Lobodzinski, esterno destro che ormai ha scavalcato Blaszczykowski nell’undici titolare che la Polonia proporrà agli Europei.

Attacco: Dopo aver fatto grande fatica al Celtic, Maciej Zurawski sembra aver ritrovato continuità realizzativa al Larissa e Beenhakker lo ha riproposto come titolare in Nazionale, con Smolarek che partirà al suo fianco e avrà il compito di macinare chilometri e garantire i collegamenti con il centrocampo. Prima alternativa alle due punte titolari è Tomasz Zahorski, che porta in dote un grande entusiasmo anche perché è un po’ una novità per la Polonia, avendo vestito la maglia della Nazionale soltanto 8 volte e tutte sotto la gestione Beenhakker.

Ecco allora il probabile undici titolare della Polonia:

(4-4-2)
Boruc;
Wasilewski, Bak, Zewlakow, Wawrzyniak;
Lobodzinski, Lewandowski, Dudka, Krzynowek;
Zurawski, Smolarek

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