martedì 10 giugno 2008

Una Francia al rallentatore si inguaia con lo 0-0 contro la Romania

La squadra di Piturca pensa solo a difendersi ma i Bleus non creano nulla di importante in una partita terribilmente brutta



Basta aggiungere due stopper a centrocampo, superare raramente la metà campo e chiudere il più possibile per bloccare la Francia sullo 0-0 senza particolari patemi d’animo: questo è quello che ha dimostrato il match di Zurigo, con la Romania che non ha fatto null’altro e che ha portato a casa un punticino in questo modo. Adesso bisognerebbe capire a cosa potrebbe servire questo punticino alla squadra di Piturca giocando in questo modo, ma è già chiaro che la Francia s’è un po’ messa nei guai, visto che ora deve sicuramente fare due grandi partite contro Olanda e Italia per non lasciare anzitempo gli Europei. L’unico elemento di interesse in questo match è dato dal risultato fuori pronostico, visto che lo spettacolo è stato davvero indecente: la Romania è rimasta in difesa e non ha mai messo in mostra qualcosa in avanti, mentre la Francia ha giocato al rallentatore, non ha mai dato ritmo alla propria manovra e molto raramente ha creato delle situazioni interessanti, con quasi tutti gli elementi offensivi apparsi opachi. Non è certo una novità per la squadra di Raymond Domenech, che in questi quattro anni di gestione ha sempre sofferto i match contro Nazionali molto chiuse all’indietro, ricadendo anche contro la Romania nei soliti errori: lo stesso era successo nel doppio match del girone contro la Scozia (finito addirittura con una doppia sconfitta), così come era successo agli ultimi Mondiali contro la Svizzera. Due anni fa la squadra di Domenech rischiò l’eliminazione nel girone iniziale (giocando malissimo pure nella vittoria contro il Togo) ma poi riuscì ad esaltarsi nei match molto difficili (Spagna, Brasile e Portogallo, senza contare che i Bleus giocarono meglio dell’Italia in finale per poi perdere ai rigori) e compiere un buonissimo cammino e adesso lo stesso servirà in questi Europei. La Romania di suo non ci mette proprio niente per aumentare lo spettacolo di un match che ha visto la bellezza di un solo tiro in porta, trovato da Benzema e neppure tanto insidioso.

La Romania scende in campo con quello che dovrebbe essere un 4-3-3 ma che in realtà è un chiusissimo 4-5-1, perché gli esterni Nicolita e Mutu sono di fatto i primi difensori, così come difensori sono Chivu e Radoi che però Victor Piturca utilizza a centrocampo. La Francia invece un po’ a sorpresa è impostata in campo con il 4-2-3-1, perché Benzema gioca sempre dietro all’unica punta Anelka, mentre Ribery rimane quasi sempre statico sulla destra. C’è solo panchina per l’acciaccato Thierry Henry, mentre va in panchina ma da indisponibile Patrick Vieira, che alla fine riesce a convincere Domenech sulle sue condizioni fisiche e rimane nel gruppo dei 23 francesi, con Mathieu Flamini che invece torna in vacanza.

Fin dai primi minuti si intuisce quale sarà l’andamento della partita, con la Francia che sorprende subito sia per il ritmo troppo lento dato al proprio gioco (come se i Bleus non avessero imparato dai match simili del passato, sbloccati grazie ad una pressione alta quando vinti, giocati con lentezza assoluta quando invece pareggiati o persi) sia per l’atteggiamento tattico, visto che Ribery taglia verso il centro meno del solito e questo finisce per togliergli continuità di gioco, con Karim Benzema che gioca in una strana posizione di trequartista che lo tiene lontano dalla porta, anche perché il talentino del Lione non ha la precisione necessaria nelle sue incursione e soffre anche un ruolo decisamente non suo. La scelta di Domenech si rivela totalmente errata (anche perché la Francia gioca con questo modulo per tutti i 90 minuti senza mai cambiare) e pressoché folle, perché questo è un modulo poco conosciuto dalla Francia e che i Bleus non avevano provato neppure nelle tre amichevoli in preparazione degli Europei, quando pure furono provati davvero tanti moduli di gioco. Oltretutto, non è certo un’idea brillante allontanare dalla porta un giocatore prolifico come Benzema contro una squadra che si chiude in massa e non dà certo spazi per il contropiede.

Le occasioni nel match sono davvero pochissime: al 9’ Ribery trova una palla in lungo linea per Anelka, il quale cerca la girata al volo da posizione defilata ma non incrocia il tiro e manda largo.

Un minuto dopo Makelele tiene palla al limite dell’area e poi tocca per Benzema, il quale prova il sinistro da fuori ma manda alto.

Sembra quindi che la Francia voglia provarci con continuità ma mai supposizione fu più sbagliata, perché i Bleus non alzano mai il ritmo ed evidenziato la cattiva giornata di Nicolas Anelka, a tratti folle nelle scelte effettuate in fase offensiva. Molto male anche il tandem di sinistra dove di fatto Abidal e Malouda giocano a chi fa peggio, con il terzino che però quest’anno è insuperabile in questo fattore e “vince” la sfida nella sfida. La Romania invece non fa davvero nulla, limitandosi a scalciare Ribery quando possibile e difendendosi senza neppure mostrare individualità di spicco in fase difensiva, per sottolineare una volta tanto la prestazione negativa della Francia.

La più grande occasione del match arriva al 33’: corner da sinistra battuto corto da Ribery che poi va di prima persona al cross a rientrare, sul primo palo Malouda va a vuoto e la palla scorre fino al secondo palo dove Anelka di testa non trova la porta e manda alto, sbagliando abbastanza clamorosamente.

In avvio di ripresa la Romania sembra voler esplorare le zone offensive, ma al 49’ la Francia ha una buona occasione e la squadra di Piturca torna nei propri passi: l’occasione arriva con un’azione solitaria di Malouda, il quale parte in velocità, cambia due volte direzione per saltare Contra e tenta la botta con il sinistro, mandando però largo.

La Francia non cambia mai ritmo e le uniche buone chance arrivano grazie a Ribery, che al 57’ crea un buon break sulla destra e poi arriva agli ultimi metri e crossa basso e arretrato per Benzema, il quale di piatto tira centralmente e permette a Lobont di bloccare. Questo è l’unico tiro in porta di tutta la partita.

Al 64’ lo stesso Benzema si appropria di un pallone vagante al limite dell’area, mette a sedere Chivu ma strozza malamente il destro e manda largo.

Questa è anche l’ultima occasione del match, perché la Francia manca l’assalto finale e finisce per farsi bloccare sullo 0-0 in una partita davvero inguardabile, in cui nessun giocatore tra le due squadre riesce ad avere un voto superiore alla sufficienza.

La Francia si complica così la vita, perdendo il jolly del match sulla carta più semplice del girone e dovendo guadagnarsi la qualificazione nei due match più duri, a cominciare da quello contro l’Olanda di venerdì prossimo.

La Romania invece comincia a sognare un risultato importante e un clamoroso passaggio del turno, ma obiettivamente la squadra di Piturca dovrebbe provare a giocare a calcio per ottenere questo risultato, a cominciare dal prossimo match contro un’Italia scioccata dalla pesante sconfitta nel proprio match di esordio.


Romania-Francia 0-0

Romania (4-5-1): Lobont sv – Contra 6 Tamas 6 Goian 5 Rat 5,5 – Nicolita 5 Cocis 5,5 (63’ Codrea 5) Radoi 6 (93’ Dica sv) Chivu 6 Mutu 4,5 (78’ Marius Niculae sv) – Daniel Niculae 5,5

In panchina: Popa, Stancioiu, Petre, Marica, Sapunaru, Ghionea, Moti, Cristea, Radu
Commissario tecnico: Victor Piturca 5

Francia (4-2-3-1): Coupet sv – Sagnol 5 Thuram 6 Gallas 6 Abidal 3 – Toulalan 6 Makelele 6 – Ribery 6 Benzema 5 (77’ Nasri sv) Malouda 4 – Anelka 4 (72’ Gomis sv)

In panchina: Mandanda, Frey, Boumsong, Vieira, Govou, Henry, Evra, Clerc, Squillaci, Diarra
Commissario tecnico: Raymond Domenech 4

Arbitro: Manuel Mejuto Gonzalez (Spagna) 3

Ammoniti: Contra, Goian, Daniel Niculae (R), Sagnol (F)


Classifica Gruppo C:

Olanda 3 (+3)
Francia 1 (=)
----------------------------------------
Romania 1 (=)
Italia 0 (-3)

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